Brasile in van, devi sapere questo!
Info pratiche per viaggiare nel paese senza perdere la testa
Gigante. Immenso. Prospero. Difficile. Intenso. Stressante.
Non potremmo descriverlo in altro modo.
In un paese con 250 milioni di abitanti ci si può aspettare di tutto. E di tutto si incontra infatti.
Un prisma di colori, impronte e origini diverse che spesso si intrecciano e altrettanto spesso si separano.
Contraddittorio Brasile.
Con una ricchezza naturale chissà senza eguali e un’indole consumista che emerge con forza.
Da una parte una società che va a braccetto con l’estetica, la perfezione, con l’esibizionismo e la superficialità dei social. Con gli sguardi dall’alto al basso.
Dall’altra parte una realtà cruda, oscura fatta di criminalità, povertà e droga.
E poi c’è una terza parte. Quella di un Brasile - fatto di persone umili, di pescatori, artigiani, coltivatori - che sta scomparendo e quella di un Brasile, fatto di comunità indigene, che si sta “prostituendo”.
Insomma la terza faccia di un immenso territorio che speravamo ancora tanto poter incontrare.
Benvenuto/a in Brasile viaggiatore, non ti preoccupare se la tua bussola girerà impazzita perché sentirti spaesato/a qui sarà del tutto normale.
Ecco perché per aiutarti a ricalibrare la rotta, ti facciamo un breve elenco di ciò che ti aspetta, ricordando sempre che ogni esperienze è puramente personale e la verità non è mai assoluta.



Preparati a schivare e destreggiare camion di dimensioni imponenti. Il trasporto pesante è il principale motore del paese e questo implica doverci convivere volente o nolente. Temuti in strada, una volta a terra nelle stazioni di servizio, i camionisti saranno tra le persone più disponibili che incontrerai. E a parte i camion, ti avviso che i brasiliani hanno il piedino facile e, velocità a parte, seguono delle regole di condotta tutta loro. Un esempio? Nelle strade a solo due corsie (ovvero la maggioranza) chi sorpassa sembra avere la precedenza anche verso chi arriva dalla corsia opposta. Quindi, respira, rallenta e dai spazio.
Qui è cosa normale quindi a poco servirà suonare il clacson (che tra l’altro a noi non funziona!) imprecando in stile italiano.Le due strade principali che collegano il nord e il sud del paese sono la 116, che raggiunge Fortaleza, e la 101, che segue la costa. Entrambe stracolme di camion e entrambe piene di stazioni di servizio per godere di docce e rifornirsi di acqua.
Non ti fare spaventare dalla quantità infinita di pedaggi, specialmente nel sud del paese. In alcuni casi accettano carta di credito e/o contanti (REALES), in altri casi solo carta di debito (che noi stranieri non abbiamo) e in altri casi ancora solo contanti. Come stranieri sarà impossible pagare i pedaggi elettronici che arriveranno da San Paolo in su.
E se arrivi al casello e non riesci a pagare, come successo a noi?
Niente paura, ti rilasceranno un bigliettino con l’importo da pagare (teoricamente!) nel pedaggio successivo.Controlla bene i freni del tuo veicolo, perché ti troverai ad affrontare MORROS, colline con forti pendenze sia in salita che in discesa. Non sottovalutarli pensando siano solo colline, perché di viaggiatori/amici che hanno avuto incidenti ne conosciamo diversi. Tip: se arrivi ai piedi di un morro di San Paolo e il tuo veicolo non ha le capacità di affrontarlo, puoi chiamare gratuitamente una Grua che farà il lavoro al posto tuo.
Viaggia durante la stagione invernale australe (giugno/settembre) se vuoi godere di un clima più fresco nella maggior parte del paese, per lo meno e almeno fino allo stato di Bahia. Gli stati a seguire, nel nord, si caratterizzano per la presenza di un forte vento costante, il che li rende meta di attività di Kite Surf, mentre e ovviamente, queste regole non si applicano per l’Amazzonia, dove il caldo è costante e la stagione delle piogge inizia, teoricamente, a partire da novembre.
Divieti e proibizioni per i camper. Ebbene si, Brasile potrebbe ricordarti l’Europa, quindi preparati a sbuffare e a cambiare spot, ripetutamente.
Nei luoghi turistici, nelle zone di vicinanza alla costa, si crea una sorta di gerarchia e suddivisione dello spazio riservato a coloro che vendono in spiaggia, coloro che offrono escursioni in booghy e coloro che viaggiano in van. E’ una condotta che non è regolamenta per legge che, purtroppo, si è creata dopo che molte persone trasferitesi in camper o motorhome o anche tenda, hanno iniziato ad approfittarsi della situazione usando gli spazi pubblici come casa anche per molto tempo, anni. Quindi, all’arrivo, guardati intorno, informati se ci sono altri viaggiatori, chiedi o relazionati con il tuo intorno.
Abituati al rumore: auto, moto, camion, musica, auto parlanti e grida, elicotteri, booghy, paratrike…una colonna sonora costante per noi, fastidiosissima.
Considera le distanze: una volta uscito dal Brasile, parlerai di distanze di 1000 km come fossero 50.
Di nuovo, considera le distanze, viaggiare on the road in Brasile richiede tempo. Anche andando come un treno, percorrerlo tutto potrebbe voler dire superare i 3 mesi concessi come turisti.
Cosa fare considerato che le frontiere terrestri sono distanti per poter uscire e rientrare nel paese?
Ecco qui le REGOLE MIGRATORIE TURISTICHE per gli EUROPEI:
gli europei devono lasciare il paese dopo 3 mesi per poi poter rientrare passati altri 3 mesi fuori dal paese. (A differenza dei 180 giorni concessi in quasi tutti gli altri paesi latini.) Questo dice la legge. Brasile applica la legge di reciprocità, ovvero ti accolgo, burocraticamente parlando, come tu mi accogli.
Eccezione a questa regola dei soli 90 giorni sembrano essere Polonia, Portogallo e Spagna ma per esserne sicuri ti invito a visiate la pagina ufficiale del governo con informazioni che potrebbero cambiare in base agli accordi e le convenzioni trai paesi che poi riguarderanno noi comuni mortali.
Detto questo, nel 2023 alcuni italiani sono riusciti a rinnovare il permesso di turismo. Nel mio caso invece non è stato possibile ma, vediamo che opzioni rimangono.
Puoi tentare la fortuna e provare a rinnovare il tuo permesso di turismo recandoti alla polizia federale con copia del passaporto e documento dell’auto qualche giorno prima della scadenza.
Oppure puoi provare a recarti alla polizia federale un giorno dopo la scadenza del permesso, pagare la multa e vedere se ti concedono 30 o 60 giorni per uscire dal paese.
Infine e ultima opzione, la mia, rimanere nel paese irregolarmente e all’uscita decidere di pagare la multa salata che ti daranno che potrebbe variare dai 25 ai 100 reales per giorno. Mica poco eh!
Perché dico decidere?Perché se non hai la possibilità di pagarla non succede nulla, la potrai pagare al rientro successivo nel paese, se questo avviene nei successivi 5 anni. Dopo tale periodo tutto cadrà nell’oblio.
Attenzione le regole menzionate sono rigide e più severe quando parliamo si transito internazionale per aereoporti, via terra i controlli incrociati tra frontiere lontane sono molto più difficili e per tanto possono esserci opzioni più flessibili.
La lista finisce qui, per il momento, mi preoccuperò di aggiornarla qualora valutassi importante condividere altre informazioni però per il momento è tutto, passo e chiudo. Se hai altre curiosità sul Brasile, ti aspettiamo nei commenti!
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