L’abbiamo trovata!
Mesi e mesi percorrendo l’immaginario o lo stereotipo brasiliano della spiaggia bianca, liscia e dell’acqua cristallina, calma.
Abbiamo percorso il litorale partendo dal sud più profondo e ci troviamo ora a un centinaio di chilometri da Fortaleza. Abbiamo raggiunto il nord e fino a questo momento un’unica spiaggia, un’unico punto di oceano ha indubbiamente soddisfatto il nostro immaginario: San Miguel dos Milagres.
La scoperta cade giusto al termine dei miei 3 mesi da turista che, per la cronaca, non ho potuto rinnovare in quanto italiana.
La metà circa di Brasile segna l’inizio della mia seconda parte di viaggio questa volta con lo status di irregolare. Non sono la prima e non sarò l’ultima. Pace e amen. (Se vuoi saperne di più in merito leggi QUI direttamente all’ultimo punto della lista)
E dove cavolo si trova San Miguel….? Spero tu te lo stia chiedendo.
Si, parliamo ancora di Brasile, dello Stato di Alagoas, San Miguel dos Milagres è, come dice il nome, di per certo ancora un miracolo.
Il litorale brasiliano fino a Touros, poco più a nord di Natal, misura poco più di 4700 km, qui finisce la famosa strada litorale 101 che unisce il profondo sud del Brasile con il nord e se ci pensi bene sono un’infinità di chilometri (pensa solo che da Milano a Oslo sono meno della metà, 1900!)
Quindi, com’è possibile che con un litorale così esteso ci sia stato così difficile trovare la spiaggia dei sogni?
Partiamo dal presupposto che definire un luogo sognato, è molto soggettivo.
C’è capitato spesso di seguire consigli di destino rilasciati da alcuni viaggiatori brasiliani e ritrovarci in un ambiente con vibes, strutture, cemento e caos per niente in linea con la nostra filosofia di vita o le nostre necessità che, con assoluta trasparenza, sono solo due: godere del silenzio e di una sorgente d’acqua naturale.
Sembra ovvio dire che la ricerca del luogo perfetto, quindi, dipende dallo scenario e dal paesaggio che ognuno di noi insegue affannosamente, dallo stile di vita che abbiamo scelto e che riflette anche lo stile di viaggio e dal tipo di aspettative che abbiamo del paese stesso in cui ci troviamo, siano queste create da fonti reali o da immaginari collettivi molto più personali.
Ma, obiettivamente, qualunque sia la ragione che ti spinge ad amare più o meno un luogo son quasi del tutto sicura che non potrai non amare San Miguel Dos Milagres.
Strade al bordo dell’oceano di terra e sabbia, nessuna costruzione urbana prossima alla spiaggia, non c’è traccia di complessi turistici privati e delimitati da mura di cemento, più di una sombra regalata dai giganti verdi, as amendoiras (gli alberi di mandorla) e os coqueiros (le palme da cocco). Due fonti di acqua potabile - e dicono anche magica - da cui attingere, una lavanderia pubblica gratuita (non immaginarti le lavanderie moderne ma attingi ai ricordi di come le nostre nonne lavavamo i vestiti al tempo). Silenzio e pace durante la notte, pescatori amici e generosi, persone locali umili, e lui, il protagonista tanto cercato, il mare.
Un oceano spettacolare, cristallino, con toni che passano dal’’azzurro trasparente al turchese poi al verde smeraldo e al verde scuro. Colori che si perdono sulla linea dell’orizzonte e che dal cielo riusciamo a catturare grazie al nostro DRONE perché usare la tecnologia per ampliare la nostra visione del mondo è ciò che più ci entusiasma.
La connessione con il mare qui è qualcosa di ancora vivo, evidente.
E’ l’uomo a seguire i ritmi della natura, è l’uomo che aspetta la luna piena e l’alternarsi delle maree per camminare vicino ai coralli, vederne la vita emergere e giocare e nutrirsi di ciò che l’oceano nasconde e regala. Quella natura che qui, sotto i tuoi occhi, cambia costantemente, più volte al giorno, fluisce, vive e sopravvive, senza chiedere permesso ma solo perché ne ha diritto.
E la verità è che a te, piccolo uomo, non rimane che stare a guardare e decidere. Seguire il flusso, prenderne esempio o bloccarlo e ostacolarlo?




Come siamo arrivati qui?
Se non fosse stato per Humberto probabilmente ci saremmo persi questo angolo di paradiso.
Da anni infatti seguiamo un modus operandi per cercare lavoro. Scrivere e contattare quante più attività o strutture possibili all’interno di un ipotetico itinerario per offrire servizi di fotografia e produzione video che siano in linea con la nostra visione estetica e il nostro modo di comunicare e raccontare.
La ricerca non è facile, i risultati non sono sempre soddisfacenti perché purtroppo influencer e followers stanno cambiando le regole del gioco ma, ci sono luoghi e persone più ricettive di altre. San Miguel dos Milagres è uno di quelli.
I luoghi meno turistici, pur non avendo niente da invidiare agli altri, si rivelano essere quelli più collaborativi e umani.
Questo è un motivo in più per visitare questo piccolo paesino dalla bellezza autentica e ancora selvaggia. Appoggiamo il turismo sostenibile e locale, sano e pacifico, lento e lontano da quel movimento di massa, consumistico, sfrenato e irrispettoso di cui Brasile è già strapieno.
Speriamo che questo posto ti rapisca il cuore, un pezzettino del nostro è rimasto li, sotterrato sotto uno dei sui saggi alberi, protetto dai riflessi e dalle energie della luna.
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