Niente di più vero. Anche quando crediamo di poter smentire questa affermazione, BUM, eccoci, ci ricadiamo in pieno.
Perché viaggiamo in un van che non è 4X4 ma che ha affrontato strade e itinerari riservati a 4x4 senza battere ciglio, portandoci sempre a destinazione e ricevendo poi le nostre migliori cure. Perché, alla fine del giorno, quando riposiamo protetti al suo intero, si merita tutto il nostro ringraziamento, senza di lui il nostro viaggio sarebbe molto più complesso e ben diverso e perché già da tempo (o forse non lo è mai stato!) ha smesso di essere un contenitore di acciaio ed è diventato parte di noi.
Una relazione simbiotica? Si, decisamente si, difficile da intendere anche per una come me che per le auto non ha mai provato né fascino né ammirazione.
Ma torniamo al destino che ci ha riservato questa ennesima strada da panico, confermando a pieni polmoni il nostro motto: Caraiva.
Villaggio antico di pescatori che sorge lì dove il fiume Caraiva e l’oceano si incontrano. Siamo nello stato di Bahia. L’energia si sente diversa, le persone anche.
Nonostante aleggi un certa dosi di discriminazione verso gli afro discendenti, la cultura e le origine africane emergono forti e fiere nella cucina, nei colori, nei sorrisi e nell’accoglienza bahiana. E’ qualcosa di così evidente, di meravigliosamente contagiante, che non si può non negare e non si può non apprezzare.
Caraiva ci introduce in questo nuovo ennesimo stato brasiliano (perché già abbiamo perso il conto) con magia e incanto.
Qui le auto non circolano, circolano solo carretti con cavalli e boogy per i turisti.
I piedi nudi nella sabbia sono il miglior trasporto urbano che ci sia, la contaminazione luminosa è ridotta al minimo, il silenzio urla e la natura esplode in ogni angolo e regna sovrana. Come dovrebbe essere.
Non è facile descrivere il sollievo provato nel raggiungere questo piccolo pezzo di terra dopo una strada disastrosa ( in tutti i sensi) e dopo una serie di città caotiche, rumorose, più o meno pericolose e che stavano alzando notevolmente i nostri livelli di stress.
Ma il sollievo c’è stato ed è durato una settimana, più che sufficiente per ricaricare le pile, godere di camere da letto semplici ma confortevoli e docce inebrianti. Tutto questo grazie all’ospitalità di Vila Fruta Pao, una delle più belle posadas del villaggio che, senza dubbio, ti consigliamo di considerare per il tuo soggiorno qui.
p.s per l’esattezza Fruta Pao è una delle innumerevoli varietà di frutta che si trova in Brasile…anche di queste, abbiamo perso il conto.
Smetto di scrivere e questa volta lascioa spazio alle immagini ma prima, se l’articolo ti è servito, ti è piaciuto e vuoi sostenere il nostro progetto di scrittura e viaggio, ti invitiamo a regalarci un chilometro.
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