L'opportunità che non ti aspetti arriva viaggiando
La oportunidad que no te espera llega viajando
Il viaggio.
Mai come di questi tempi il viaggio sembra aver assunto le sembianze di una persona fisica, una persona famosa, un VIP che tutti vogliamo raggiungere, conoscere, afferrare.
Per noi il viaggio rimane ancora un’entità astratta, sfuggevole, un cammino fatto di incognite, imprevisti e incertezze ma se c’è qualcosa che con assoluta certezza ti regala sono le opportunità.
Non è che queste non arrivino se non viaggi però sicuramente si presentano con molta più frequenza se lo fai.
La nostra storia lo dimostra.
Quando mai avrei potuto comprare un terreno in Italia di 500 mt a meno di 30.000 euro in una zona turistica a due passi dal mare?
Non so se tu, con la tua esperienza personale hai la risposta a questa domanda, io dal canto mio ti dico che no, non avrei potuto.
Quando viaggiamo ci rendiamo conto che ciò che non possiamo concretizzare in un luogo lo possiamo portare a termine in un altro.
E’ entusiasmante e motivante scoprire che quello di realizzare sogni o progetti potrebbe rivelarsi più una sfida piacevole che un macigno che non riusciamo a trascinare.
La struttura e la società che ci circonda influenzano la nostra creatività, la nostra voglia di creare ma nella riuscita di un progetto sembra quasi più naturale e facile incolpare solo noi stessi del fallimento.
Non sarebbe invece più utile pensare che se non riusciamo a concretare qualcosa nel paese in cui siamo nati, allora, forse è bene iniziare a guardarsi intorno, viaggiare, valutare e cercare il luogo giusto per poterlo fare?
Perché il luogo fa la differenza.
Dove e quando abbiamo comprato il terreno?
Abbiamo toccato suolo uruguayo alla fine del 2018 ma ancora prima di conoscere questa piccola perla incastonata tra due giganti, qualcuno ci aveva avvertito. Questo paese vi incanterà per la sua natura. Così è stato.
Se ancora non conosci il paisito ti invito a scoprirlo qui sotto.
Viaggiare in van in Uruguay
Probabilmente il paese più stabile dell’America Latina ma anche il più costoso. Temuto e amato allo stesso momento, Uruguay ti accoglierà con praticamente quasi gli stessi prezzi europei e forse qualcosina in più.
Uruguay è un paese piccolo, tranquillo, dai ritmi lenti, dall’economica stabile, con una forte presenza straniera e un flusso turistico interessante e potenziale.
Paese di passaggio per coloro che dal Brasile scendono verso l’Argentina e per coloro che percorrono la stessa strada ma al contrario o ancora per coloro che vogliono farci un salto partendo direttamente da Buenos Aires e arrivando diretti diretti a Colonia del Sacramento o a Montevideo attraversando in traghetto il Rio de La Plata.
La zona turisticamente più famosa in estate è per eccellenza la costa rochense, l’ultima regione del paese al confine con Brasile si presenta ancora come una costa selvaggia, dove l’eco turismo la fa da padrone e dove è possibile godere di spiagge bianche e un oceano relativamente mite.
In uno dei balneari più gettonati e apprezzati, Punta del Diablo, abbiamo trascorso i nostri primi 9 mesi lavorando e vivendo immersi tra bosco, dune di sabbia, artigiani, pescatori e strade sterrate. Questo posto così semplice ma così intenso ha conquistato il nostro cuore tanto da farci pensare prima, valutare nel mentre e infine decidere di investire comprando un piccolo pezzo di terra di 500 mt quadrati.
Da quel lontano maggio del 2019 sono passati molti anni, una pandemia e ancora molti viaggi prima che potessimo mettere piede di nuovo nel paisito per costruire quella che oggi è la nostra prima casa sostenibile che, felicemente e orgogliosamente, da quest’estate è disponibile per essere affittata in Airbnb.
Come abbiamo costruito e perché?
Siamo passati per un processo di brainstorming lungo, snervante, altalenante. Abbiamo cambiato idea centinai di volte, perché dall’immaginare al creare c’è di mezzo un mare e perché sempre e perché il Dio Denaro bussa sempre alla porta.
Nonostante tutto però un’idea era chiara e sacrosanta: volevamo costruire nel modo più sostenibile possibile, in armonia con l’ambiente e con quella che da anni è anche la nostra filosofia di viaggio e di vita.
Siamo passati dal bambù alle capanne di paglia, per considerare poi la pietra e il legno ma alla fine ci siamo innamorati delle case costruite in Adobe.
Adobe, in arabo significa “cotto”, e questa non è una tecnica moderna. E’ una tecnica di costruzione millenaria visibile in molte comunità africane e indigene. Un impasto fatto di argilla e sabbia e paglia (definito di terra cruda) che viene usato per creare dei mattoni che una volta seccati al sole vengono usati per tirare su le mura e le pareti della casa.
Costruire in Adobe significa costruire in modo economico, col minor impatto ambientale e, non ultimo, significa anche permettere a chiunque di poter costruire la propria casa con le proprie mani.
Da questa premessa, variazioni e modifiche sono seguite nel tempo in base alla zona, alla disponibilità di materiali sul luogo e al clima in cui la costruzione prende vita.
Dopo diverse ricerche e consulenza fatte la nostra scelta è ricaduta sulla variazione del SUPER ADOBE una tecnica sviluppata dall’architetto iraniano Nader Khalili che, partendo dallo stesso impasto, ha però introdotto l’uso di sacchi in yute o polipropilene riempiti di questo impasto, impilati e tenuti insieme, fila dopo fila, da filo spinato.
Questa tecnica è ideale per le costruzioni circolari e per le costruzioni con cupole. Esattamente ciò che volevamo ricreare anche noi.





Perché costruire in Super Adobe?
Ecco un riassunto veloce di quelli che sono i principali vantaggi di queste costruzioni:
economiche
a basso impatto ambientale
accessibili a tutti, non richiedono grandi competenze
antisismiche
resistenti alle peggiori condizioni atmosferiche
ignifughe
garantiscono un buon isolamento termico e acustico
E per chiudere, ecco il risultato finale







La oportunidad que no te espera llega viajando
El viaje.
Nunca como en estos tiempos, el viaje parece haber adquirido las formas de una persona física, una persona famosa, un VIP que todos queremos alcanzar, conocer, atrapar.
Para nosotros, el viaje sigue siendo una entidad abstracta, escurridiza, un camino lleno de incógnitas, imprevistos e incertidumbres, pero si hay algo que con certeza te ofrece, son las oportunidades. No es que estas no lleguen si no viajas, pero definitivamente se presentan con mucha más frecuencia si lo haces.
Nuestra historia lo demuestra.
¿Cuándo habría podido comprar un terreno en Italia de 500 metros cuadrados por menos de 30.000 euros en una zona turística a dos pasos del mar?
No sé si tú, con tu experiencia personal, tienes la respuesta a esta pregunta, pero yo, por mi parte, te digo que no, no habría podido.
Cuando viajamos nos damos cuenta de que lo que no podemos concretar en un lugar, lo podemos hacer en otro. Es emocionante y motivador descubrir que realizar sueños o proyectos podría ser más un reto placentero que una carga imposible de arrastrar.
La estructura y la sociedad que nos rodean influyen en nuestra creatividad, en nuestro deseo de crear, pero en el éxito de un proyecto parece casi más natural y fácil culparnos solo a nosotros mismos del fracaso.
¿No sería más útil pensar que, si no conseguimos concretar algo en el país en el que nacimos, quizás es hora de empezar a mirar alrededor, viajar, evaluar y buscar el lugar adecuado para hacerlo? Porque el lugar marca la diferencia.
¿Dónde y cuándo compramos el terreno?
Llegamos a suelo uruguayo a finales de 2018, pero incluso antes de conocer esta pequeña joya incrustada entre dos gigantes, alguien ya nos había advertido. Este país les encantará por su naturaleza. Así fue.
Uruguay es un país pequeño, tranquilo, con ritmos lentos, una economía estable, una fuerte presencia extranjera y un flujo turístico interesante y potencial. Es un país de paso para quienes bajan de Brasil hacia Argentina, para aquellos que recorren el mismo camino pero en sentido contrario, o incluso para quienes quieren hacer una parada partiendo directamente desde Buenos Aires y llegando directo a Colonia del Sacramento o Montevideo cruzando en ferry el Río de la Plata.
La zona turísticamente más famosa en verano es, por excelencia, la costa rochense. La última región del país, en la frontera con Brasil, todavía se presenta como una costa salvaje, donde el ecoturismo es el rey y donde es posible disfrutar de playas blancas y un océano relativamente tranquilo.
En uno de los balnearios más populares y apreciados, Punta del Diablo, pasamos nuestros primeros 9 meses trabajando y viviendo inmersos en el bosque, las dunas de arena, los artesanos, los pescadores y las calles de tierra. Este lugar, tan simple pero tan intenso, conquistó nuestro corazón hasta el punto de hacernos pensar primero, evaluar durante el proceso y finalmente decidir invertir comprando un pequeño terreno de 500 metros cuadrados.
Desde aquel lejano mayo de 2019 han pasado muchos años, una pandemia y aún muchos viajes antes de que pudiéramos poner un pie de nuevo en el paisito para construir lo que hoy es nuestra primera casa sostenible, que, feliz y orgullosamente, desde este verano está disponible para alquilar en Airbnb.
¿Cómo construimos y por qué?
Pasamos por un proceso de lluvia de ideas largo, agotador y cambiante. Cambiamos de opinión cientos de veces, porque de imaginar a crear hay un océano de distancia, y porque siempre, siempre, el Dios Dinero toca la puerta.
A pesar de todo, sin embargo, había una idea clara y sagrada: queríamos construir de la manera más sostenible posible, en armonía con el medio ambiente y con lo que ha sido, durante años, también nuestra filosofía de viaje y de vida.
Pasamos del bambú a las cabañas de paja, luego consideramos la piedra y la madera, pero finalmente nos enamoramos de las casas construidas con Adobe.
Adobe, en árabe, significa "cotto", y esta no es una técnica moderna. Es una técnica de construcción milenaria que se puede ver en muchas comunidades africanas e indígenas. Es una mezcla de arcilla, arena y paja (conocida como tierra cruda) que se usa para hacer ladrillos que, una vez secados al sol, se utilizan para levantar las paredes de la casa.
Construir con Adobe significa hacerlo de manera económica, con el menor impacto ambiental posible y, no menos importante, significa también permitir que cualquiera pueda construir su propia casa con sus propias manos.
A partir de esta premisa, variaciones y modificaciones han seguido a lo largo del tiempo, según la zona, la disponibilidad de materiales locales y el clima en el que se desarrolla la construcción.
Después de varias investigaciones y consultas, nuestra elección recayó sobre la variación del SUPER ADOBE, una técnica desarrollada por el arquitecto iraní Nader Khalili que, partiendo de la misma mezcla, introdujo el uso de sacos de yute o polipropileno llenos de esta mezcla, apilados y mantenidos juntos, fila tras fila, con alambre de púa.
Esta técnica es ideal para construcciones circulares y con cúpulas. Exactamente lo que queríamos recrear nosotros también.
¿Por qué construir en Super Adobe?
Aquí tienes un resumen rápido de las principales ventajas de este tipo de construcciones:
Económicas
De bajo impacto ambiental
Accesibles para todos, no requieren grandes habilidades técnicas
Antisísmicas
Resistentes a las peores condiciones climáticas
Ignífugas
Garantizan un buen aislamiento térmico y acústico
Ciao, ho installato SUBSTRACK, ma volevo iscrivermi per pagarvi la quota (un piccolissimo aiuto) ma è in questa App che si fa l'iscrizione ? Ora torno a vedere dall'inizio quando ho cliccato su VUOI ISCRIVERTI ?
Debbo guardare di nuovo, perché ho provato ma mi fa un casino..